L’Omozzoli Parisetti è tornato a splendere – un weekend di presentazione alla città l’8 e il 9 novembre: seminario, visite guidate e concerto in oratorio

Uno dei palazzi più importanti della storia di Reggio è tornato a splendere: è l’Omozzoli Parisetti, l’edificio quattrocentesco di via Toschi sede della casa di riposo per anziani di ASP, da sempre adibito a luogo di accoglienza di persone bisognose.

Terminato il restauro, venerdì 8 novembre si è svelata alla città la rinnovata e luminosa facciata, l’oratorio restaurato dei Santissimi Pellegrino e Rocco e i dipinti risalenti al ‘600. Un progetto di ASP REGGIO EMILIA condiviso con la soprintendenza dei Beni Culturali di Bologna, il Comune di Reggio Emilia con il “bando facciate”, la Fondazione Manodori e l’Associazione Amici dell’Omozzoli Parisetti.

Ad aprire la cerimonia il Presidente di ASP REGGIO EMILIA Raffaele Leoni che ha ricordato il percorso iniziato nel 2010 con le celebrazioni del Sesto Centenario dell’Istituto Omozzoli Parisetti “600 anni di umanità”, con la nascita dell’associazione nel 2012 dell’“Amici dell’Omozzoli Parisetti” costituita da  residenti nel Centro Storico intorno all’asse  antico di  Via Toschi,  cittadini  reggiani  animati  dal  comune  desiderio  di  vedere  valorizzato e condiviso il patrimonio artistico e culturale dell’Istituto Omozzoli Parisetti, antico pilastro  dell’accoglienza nel Centro Storico della città. Leoni ha ricordato il lungo percorso realizzato insieme alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio e il reperimento delle risorse per realizzare il progetto di ristrutturazione della facciata, dell’antico oratorio e dei dipinti, risorse che provengono in parte dall’eredità delle sorelle Suzzari, ospiti della casa di riposo Parisetti per decenni, dal “Bando Facciate” del Comune di Reggio Emilia, dalla Fondazione “Manodori” che hanno consentito di attutire i costi a carico di ASP. L’intreccio tra il Parisetti e la realtà cittadina, cui appartiene, si manifesta quindi attraverso piani differenti, la cui complementarietà contribuisce a moltiplicarne i legami.

Il Sindaco del Comune di Reggio Emilia Luca Vecchi ha sottolineato come la ricca presenza di oggi testimonia la vicinanza della città a questo luogo per la sua storia e per ciò che qui oggi accade, cura e assistenza a persone fragili. Il restauro e la riqualificazione rbana va pensato nel contesto della città, il Bando Facciate del Comune di Reggio Emilia ha permesso di sbloccare risorse anche priviate permettendo un graduale e progressivo miglioramento della città, perchè la rigenerazione urbana è anche rigenerazione sociale per la qualità delle relazioni tra le persone che ci sono dentro e fuori le strutture.

Il Presidente della Fondazione Manodori Romano Sassatelli si è focalizzato sul concetto di convergenza virtuosa, perché la ricchezza della città è ricchezza per la comunità.
Monsignor Tiziano Ghirelli, dopo aver ricordato il grande valore dell’assistenza ha sottolineato anche la motivazione profonde della consapevolezza della cultura, perché un monumento storico, architettonico, artistico, lo salvi usandolo, vivendolo. La bellezza non ha solo funzione estetica, ma offre forma ai messaggi.
La storica Laura Artioli ha illustrato i dettagli artistici dell’ovale sopra l’altare dell’oratorio del 1699, la descrizione dei Santi Giorgio, Rocco e Pellegrino rappresentati, le connessioni con le vie di accoglienza e con il Santuario S. Pellegrino in Alpe sul crinale reggiano. La storia dell’ospedale dei Parisetti consente di leggere in tutta l’ ampiezza delle sue sfumature della concezione di povertà e di assistenza nel nostro paese fra la fine del 600 e i giorni nostri; significa che esiste una antica e continuativa tradizione di accoglienza nella nostra città.

Oggi la cura della persona non può prescindere dal dialogo con il contesto in cui è inserita. Ennio Ferrarini Presidente dell’Associazione Amici dell’Omozzoli Parisetti sottolinea come sia fondamentale la risposta al bisogno di creazione di legami di prossimità; all’inizio l’associazione contava pochi membri, ora sono in 80 e c’è bisogno ancora di tanta partecipazione. L’avvocato Bertolani dell’Associazione ha poi concluso ricordando come la struttura riqualificata artisticamente eleva la qualità di vita di uomini e donne che al Parisetti vi dimorano e che beneficiano di una rilettura della storia.

La sfida futura ora è quella di pensare a qualcosa di ancora più impegnativo per l’antico palazzo sede della casa di riposo, realizzare una riqualificazione funzionale dell’istituto per migliorare la qualità della vita degli anziani ospiti.
La riqualificazione di uno spazio passa attraverso interventi di tipo strutturale ma soprattutto dalla rigenerazione delle relazioni tra i cittadini che lo abitano.

Alcuni momenti delle visite guidate con la dott.ssa Laura Artioli e del concerto della Rassegna “Soli deo Gloria”

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