Mercoledì 7 maggio l’Università di Modena e Reggio Emilia ospiterà un seminario tenuto dalla professoressa Hanna Serkowska dell’Università di Varsavia (già autrice di monografie sul romanzo storico, sulla non-fiction contemporanea, su scrittori e scrittrici del ‘900, si dedica allo studio delle Medical/Health Humanities). L’incontro è ospitato all’interno del corso di “Linguaggi intermediali” (LM Pubblicità, Comunicazione digitale e Creatività d’Impresa, II anno) del prof. Nicola Dusi, Dipartimento di Comunicazione ed Economia – Unimore.
Nel pomeriggio, la professoressa sarà accolta a Reggio Emilia per un incontro con gli operatori del progetto Sguardi Riflessi, promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con ASP – Reggio Emilia Città delle Persone; il progetto è dedicato alle persone con Alzheimer e a chi si prende cura di loro che nasce dalla convinzione che l’arte possa essere una risorsa preziosa per generare benessere, stimolare l’espressione emotiva e creare momenti di condivisione fuori dalla quotidianità. Durante la visita, la professoressa parteciperà a un percorso guidato per osservare da vicino le pratiche reggiane che integrano arte e cura. Al termine dell’esperienza, si fermerà per una conversazione informale con i presenti, favorendo un confronto tra il mondo della ricerca accademica e le esperienze concrete sul territorio.
Un’occasione importante per intrecciare sapere e pratica, cultura e cura, in una riflessione condivisa sul valore dell’arte nella relazione con la fragilità.
L’ingresso è libero e aperto a tutti/e.
Hanna Serkowska, – In tale ambito la prof.ssa ha pubblicato: L’Alzheimer nella letteratura europea? 2015; Letteratura come fonte di informazione scientifica? Il caso di Medical Humanities, 2016; Contro la “scomparsa delle rughe” – la vecchiaia rimessa in scena, 2016; La demenza nel film mondiale, 2017; Thrilling Dementia, 2018; Co z tą starością? O starości i chorobie w europejskiej literaturze i filmie, 2018; Żaden pacjent nie jest wyspą, lub czego lekarze mogą nauczyć się w kontaktach z pacjentami, 2019; On Ageing and Illness One More Time, 2019; Old People’s Homes in contemporary European literature in: Cultural Histories of Ageing: Plots, Myths and Metaphors of the Senescent Self, Routledge/Taylor & Francis, 2020; Alzheimer al cinema in: Amnesie d’autore, Carocci, Roma, 2023.
È stata guest editor di «Teksty Drugie» nr 1/2021 “Narrative Medicine” (https://www.ceeol.com/search/journal-detail?id=37) e nello stesso fascicolo ha pubblicato due articoli: Po pierwsze nie metaforyzuj! O tropach demencji e Mapowanie narracji maladycznych. Insieme a Paola Villani ha curato PerdutaMente. Vecchiaia e declino cognitivo tra scienza e letteratura, Franco Angeli, 2021.
Ha scritto saggi sul lutto: W świecie fabuł przerwanych, bez żałoby in: Fragmenty dyskursu żałobnego, Fundacja Terytoria Książki, 2021 e Żal po stracie jest miejscem, którego nikt z nas nie zna, dopóki do niego nie trafi. Laicki pamiętnik żałoby in Joan Didion, WUW, 2024; nonché sulla pandemia Przeklinać ciemność, czy chwalić światło? O kronikach pandemicznych in: Pandemia, Fundacja Obraz/terytoria, 2024.
Insieme a Stefano Calabrese, Stefano Canestrari, Berenice Cavarra, Carla Faralli, Monica Lanzillotta, Adelmo Manna, Lucia Risicato, ha portato a termine il progetto multidisciplinare “L’eutanasia nel prisma multidisciplinare: diritto, medicina, bioetica, filosofia, letteratura, linguistica” dando alle stampe Il punto sull’eutanasia (Pacini, 2024) con il relativo schedario.