Un ginkgo biloba per Flavio Terenziani nel parco di Villa le Magnolie

La generosità d’animo, l’impegno, la passione, la volontà per gli altri nella sua attività contraddistingueva Flavio che è stato parente, poi componente del Comitato, poi Presidente. Era franco e sincero con la volontà di risolvere sempre i problemi nell’interesse di tutti gli anziani, la sua era come una missione, che ha svolto con cura e dedizione.” Queste le parole del Presidente di RETE Raffaele Leoni alla cerimonia di commemorazione di Flavio Terenziani che si è svolta sabato 7 novembre presso la casa residenza Villa Le Magnolie.
 
Con grande commozione la moglie Marta ha preso la parola e ha ringraziato tutta RETE e il Comitato Parenti, ricordando Flavio sempre al suo fianco – “un uomo onesto, leale, coraggioso, tenace, equilibrato ed insostituibile”.
 
A seguire ci sono state testimonianze di ospiti della casa residenza, come quelle Paolo ed Emilia, dell’amica Silvana Guerrieri, dell’animatrice Anna Giusti, della Responsabile delle Attività Assistenziali Roberta Ferretti e di Paola Montruccoli Presidente del Comitato Parenti: tutti hanno ricordato Flavio come un uomo educato e gentile che con tatto e diplomazia voleva sempre vedere risolti i problemi per i più deboli; la sua generosità ha lasciato tracce concrete con fotografie ora esposte nelle strutture e in tutta la comunità che gli ha voluto davvero bene.
 

 
Dopo la proiezione di un video a ricordo dei bei momenti trascorsi con Flavio nella casa residenza, si è scoperta la targa posizionata a fianco dell’albero Gingko Biloba piantumato nel cortile della casa residenza Villa Le Magnolie, un gesto molto semplice, un segno che la nostra comunità non vuole dimenticare.
Il Presidente ha poi annunciato che un’altra piantumazione verrà a breve realizzata nel cortile della casa residenza Villa Primula, sede di RETE.
 

Don Mario parroco di Regina Pacis ha bendetto l'albero con le gialle foglie autunnali e ha concluso la mattinata a commemorazione di Flavio rivolgendosi alla comunità con poche ma forti parole “ho sentito parlare di affetto, di stima, di riconoscenza. Quando una foresta cresce non fa rumore, e quando in queste comunità sono presenti persone che offrono la loro generosità nel silenzio c’è da augurarsi che queste persone possano essere emulate, la storia non è fatta dal rumore, ma si costruisce attraverso questi autentici esempi.