Pigotte, dalle sapienti mani degli anziani all’Unicef

Giovedì 29 Novembre presso il centro diurno Tagliavini e Ferrari gli anziani, le atelieriste dei centri diurni e  Raffaele Leoni Presidente di ASP hanno consegnato ufficialmente alla Presidente di “Unicef Reggio Emilia” Patrizia Campari, alla presenza di Albarosa Paganelli Presidente storica della sede reggiana, le bambole Pigotte realizzate con cura dagli anziani nel corso dell’anno.

La Pigotta è la tradizionale bambola di pezza fatta a mano, con cui in passato molte generazioni di bambini hanno trascorso le loro ore di gioco. Oggi sono le bambole dell’Unicef, uniche ed irripetibili, realizzate con fantasia e creatività da chi ha mani e cuore d’oro.
Una “pattuglia di sarte” circa 80 anziane ospiti dei centri diurni dell’Asp, della casa di riposo Omozzoli Parisetti e della casa residenza Villa le Mimose hanno realizzato, con l’aiuto di atelieriste e animatrici e con la collaborazione di alcuni familiari e volontari  una cinquantina di bambole Pigotte da donare.

Per gli anziani “la Pigotta è una figlia speciale”, è il lavoro di tanta mattine passate ad imbastire, cucire, ornare, a realizzare chiome con lunghe trecce di lana, occhi sorridenti, golfini fatti ai ferri o gonnelline all’uncinetto. L’operosa passione dei nostri ospiti diventa un’opera di bene e di pace verso bambini che rischierebbero altrimenti non diventare mai adulti, falcidiati da malattie evitabili con un semplice vaccino.
Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che dall’altra parte del mondo verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato “Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”.

Speriamo che, come ogni anno, siano molti i reggiani che decideranno di regalare una Pigotta portando nelle case oltre ad un segno di speranza, anche una piccola opera della nostra comunità.

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