Note e ricordi: uno spettacolo di valore, coinvolgente ed emozionante

In un clima pre-natalizio, sabato 29 Novembre gli ospiti di RETE hanno messo in scena racconti, canti e una splendida favola insieme ai vivaci bambini della scuola primaria Giuseppe Verdi e agli allievi della scuola musicale Cepam.
ll sempre più creativo e collaudato progetto musical-letterario con suoni, parole ed immagini, ha portato sul palco storie di animali salvati, di bambini eroi, di cani antropomorfi, di galline ubriache e di pesci mangiazanzare.
 

 
Note e Ricordi ha raccontato con la musica e messo in comune le tappe di un cammino:
le proposte, le selezioni, le prove, le cornici, le scenografie e i temi esplorati insieme.

Gli anziani sono stati coinvolti dai bambini nel racconto di fiabe, e dai ragazzi del Cepam in ritornelli sonori e filastrocche musicali.
La musica, le favole  e i racconti infatti hanno le "gambe lunghe", viaggiano attraverso i confini del tempo e si colorano qua e là di immagini e sfumature. L’attenzione alle storie degli altri e alla propria ha indotto ciascuno a riscoprire il valore di ogni trama, fatti, ricordi, sensazioni, riti, pensieri che formano il tessuto della propria identità e definiscono la singolarità preziosa di ogni cammino.
Trainati dall’energia della canzone “Azzurro” la platea si è scaldata e poi commossa per l’affettuosa storia della cagnolina Kira del sig. Sante, per continuare con la voce suadente della sig.ra Giuseppina che ha intonato “Vola colomba bianca vola”.
Frizzante il racconto di Tom, il cane girovago salvato dal sig. Romeo, seguito da una canzone della nostra terra “Le Mondine” intonata dall’ospite Ivonne.
Tutti attenti e silenziosi quando è stato il momento della favola interattivaIl Raffreddore del signor Amos Perbacco” una rappresentazione interdisciplinare con protagonisti l’anziano ospite Silvano e alcuni bimbi della scuola Verdi: la tartaruga, il gufo, il pinguino, l’ elefante e il rinoceronte.

Una favola sull’amicizia, sulla solidarietà, sull’affetto, sull’importanza del darsi agli altri senza risparmiarci.

Messa in scena con creatività ha commosso e scaldato il cuore perché ricca di una leggerezza piena di significato: “prenditi cura degli altri, gli altri si prenderanno cura di te”.
 

    
Tanti gli applausi e i sorrisi nel corso dell'omaggio in musica. Ogni iniziativa, che ci apre alla partecipazione alla vita del territorio ha sempre un immenso valore perché allarga le opportunità di relazione e di vita comune – il Presidente di RETE Raffaele Leoni è intervenuto per ringraziare la comunità, dove tutti hanno la stessa importanza e dove la forza sta nelle relazioni e nell’umanità.
 
 
 “E ora cosa cantiamo?” – così con un simpatico saluto è intervenuto anche il Vice Sindaco Assessore al Welfare del comune di Reggio Emilia Matteo Sassi – “Una bella iniziativa sempre molto partecipata non solo dagli anziani, ma da tanti giovani; è una risposta di valore all’impegno quotidiano, ed è la vittoria di un lavoro fatto con passione” e con queste parole ha voluto offrire il suo supporto a tutti.
 

 

Sempre guidati dal brioso Roberto Fantuzzi e dalla piacevole Francesca Elisa Molari lo spettacolo è continuato con la buffa storia della gallina ubriaca della signora Brenda seguita dalla canzone “La bella tartaruga” cantata dalla signora Annamaria e intonata poi in coro a da tutti; l’anziano Giovanni ha proseguito con la divertente storia della scimmietta dispettosa seguita dal racconto di Pietro di 4°C.  

 

 

Note e Ricordi, non è solo spettacolo, è un progetto durato un anno che ha coinvolto anziani ospiti di RETE e nuove generazioni nella trasmissione della memoria e nella sua elaborazione creativa attraverso la musica e il racconto.

Le storie narrate hanno rappresentato i terreni privilegiati dell’incontro e dello scambio tra storie d’infanzia e biografie che hanno radici altrove nel tempo, ma condividono luoghi di vita, progetti e orizzonti comuni.

Conoscere chi viene dal passato e conoscersi attraverso le parole dell’immaginario, dei racconti d’infanzia e delle emozioni: sono queste le tappe fondamentali che hanno trasformato la vicinanza in un incontro, la distanza in reciproca curiosità, la creatività delle differenze in uno spumeggiante spettacolo.

 

Sergio ospite del Parisetti ha poi chiuso lo show con un discorso di ringraziamento e di cuore, ottimista e fiducioso. E’ stata una mattinata coinvolgente preparata con grandissima cura dai bambini con le loro maestre, dagli allievi del Cepam e dagli anziani con operatori e animatori.

Anziani, genitori, parenti e familiari hanno donato i loro applausi e insieme cantato.
Uno spettacolo oltre le performance emozionante per tutti.

 

 

 
Noi siamo le nostre storie.
Siamo il prodotto di tutte le storie che abbiamo ascoltato e vissuto,
e delle tante che non abbiamo sentito mai.
Le storie hanno modellato la visione di noi stessi,
del mondo e del posto che in esso occupiamo.
D.Taylor