Delegazione polacca in visita alla casa residenza anziani Villa le Mimose

I servizi per anziani di ASP REGGIO EMILIA  si fanno sempre più europei. Anche quest’anno una delegazione polacca si è recata in visita, giovedì  27 Ottobre, ad una casa residenza del territorio reggiano, Villa le Mimose del quartiere Baragalla; la delegazione è stata accolta dal Presidente dell’ASP Raffaele Leoni, dalla coordinatrice Silvia Buffagni e dai Responsabili delle Attività Assistenziali e dagli operatori della struttura.

La delegazione polacca guidata dal dott. Mariusz Wojtowich  è venuta a Reggio Emilia, grazie alla collaborazione con Mauro Ponzi Presidente di CoopeJob, per osservare e conoscere come agiscono le diverse organizzazioni pubbliche e private reggiane nel contesto delle politiche del welfare. La delegazione ha precedentemente avuto un incontro istituzionale con Matteo Sassi Vicesindaco del Comune di Reggio Emilia e con Alex Pratissoli Assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Reggio Emilia e  incontrato i rappresentanti di consorzi locali e Farmacie Comunali Riunite.
Il gruppo era formato da 21 persone, tra amministratori locali, direttori di case residenza, presidenti di cooperative e consorzi che si occupano di welfare e terzo settore provenienti dalla città di Breslavia.
La delegazione era interessata a condividere una delle eccellenze del nostro territorio: la nostra esperienza nel settore anziani e disabili.

L’incontro è stata una visita dialogata, un confronto tra le varie realtà; inizialmente il Presidente Leoni ha mostrato i servizi offerti dall’ASP per anziani, minori e disabili e ha descritto le risposte che si offrono alle famiglie reggiane per tutte le tipologie di bisogno. Leoni ha anche sottolineato come la scarsità di risorse non consente comunque di coprire tutti i bisogni della città nelle case residenza, pertanto ci si interroga per offrire servizi leggeri agli anziani e alle loro famiglie al domicilio e a tal proposito ha illustrato azioni di welfare territoriale intraprese come lo “Sportello Assistenti Familiari” o l’attività di consulenza, di  “Tutoring” e affiancamento alle famiglie. “La qualità è  il frutto di un percorso di confronto e dialogo tra il singolo cittadino e l'organizzazione che presta nei suoi confronti un determinato servizio; in particolare, crediamo nel rafforzamento della matrice territoriale di ogni servizio rivolto alla persona, ovvero creare occasioni diffuse di incontro tra il territorio, il quartiere, il contesto sociale e il singolo servizio.”

I rappresentanti polacchi hanno poi raccontato le loro realtà di organizzazioni no-profit, di cooperative sociali costituite da enti locali, di organizzazioni “ombrello, sovrastrutturali, di organizzazioni pubbliche che si occupano di reintegrazione di persone con svantaggi sociali, di associazioni che si occupano di finanziare progetti che provengono dai idee dal basso e di gestione dei fondi comunitari relativi a progetti di welfare. Nella città di Breslavia le risorse per le politiche sociali sono molto importanti,ma ne occorrerebbero sempre di più, ora sono la terza voce dopo educazione e trasporti.
 

   
Si è parlato di welfare, definito generalmente come il complesso di politiche pubbliche dirette a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e il gruppo ha continuato poi a confrontarsi visitando la casa residenza Le Mimose, la sala comune luogo di animazione e di  laboratori creativi, la palestra, le camere e gli adiacenti appartamenti protetti.
 

Particolare interesse è stato mostrato per gli scambi e l’integrazione inter-generazionale, valore in cui ASP crede molto perché costituisce un positivo intreccio fra le case e i centri per anziani che si “aprono” alla città, superando l’idea che la Casa Residenza sia un luogo solo per anziani, e accreditandola invece come un luogo familiare, in cui il cittadino può andare, non solo in  età avanzata per fruirne i servizi, ma nel corso della propria esperienza di bambino, allievo, studente, volontario e lavoratore.
Interesse è stato inoltre mostrato per la qualità del servizio in termini di personalizzazione degli interventi e del coinvolgimento di ospiti e familiari e dell’individuazione degli standard di qualità definiti dall’accreditamento dei servizi.

Siamo sempre molto contenti di poter ospitare delegazioni straniere, interessate a conoscere la nostra realtà sociale in un confronto non solo sull’organizzazione dei servizi, ma anche sulle logiche di welfare che orientano l’agire dei servizi pubblici in relazione ai bisogni dei cittadini.